INGREDIENTI PER CIRCA 20 CORNETTI MEDI:

  • Farina, 500 g. (evitate la 00 perchè molto raffinata)
  • Burro light fuso, 50 g. (clicca qui per un’immagine)
  • Acqua tiepida, 180 ml
  • Lievito di birra secco, mezza bustina
  • 1 uovo
  • Sale, 2 cucchiaini
  • Zucchero, 2 cucchiaini

PROCEDIMENTO:

Unite l’acqua, il lievito, la farina, il burro fuso, l’uovo, il sale e lo zucchero in un contenitore in questo ordine e impastate a mano o con l’impastatrice fino a formare un panetto morbido e liscio e lasciatelo riposare minimo 3 ore e massimo 6. Stendete la pasta e formate dei triangolini e arrotolandoli fate i cornetti e lasciateli riposare minimo un’ora e massimo 3. Prima di infornare, sbattete un uovo e spennellate i cornetti. Infornate per 15-20 minuti a 180° con il forno ventilato. Farcite a piacere.

VALORI NUTRIZIONALI PER 1 CORNETTO:

  • CALORIE: 102
  • CARBOIDRATI: 17 g.
  • PROTEINE: 3 g.
  • GRASSI TOTALI: 3 g.
  • GRASSI INSATURI: 2 g.  (considerati GRASSI BUONI posseggono funzioni importantissime per l’organismo.)
  • GRASSI SATURI: 1 g.  (definiti GRASSI CATTIVI perché tendono a favorire l’insorgenza di malattie cardiovascolari.)

CURIOSITÀ:

Nonostante il suo aspetto vaporoso e leggero, è ormai risaputo che la farina 00 abbia diversi effetti negativi sull’organismo. Sebbene faccia parte dell’alimentazione dell’uomo da centinaia di anni, i processi a cui viene sottoposta al giorno d’oggi riducono notevolmente le sue qualità dal punto di vista nutrizionale, impoverendola e rendendola nociva. La resa del grano tenero in farina bianca è del 70% circa. Alla fine del processo di raffinazione rimangono più carboidrati e meno lipidi, proteine, fibre, sali minerali e vitamine. Per questa ragione la farina bianca può essere considerata un alimento ricco di “calorie vuote”: apporta infatti molta energia (grazie all’alto contenuto di carboidrati), senza fornire quantità rilevanti di micronutrienti.Alcuni esperti ritengono che sia proprio questa composizione nutrizionale a essere in parte responsabile della tendenza collettiva all’obesità e ad altre patologie metaboliche. E’ proprio questo procedimento a condurre a un impoverimento della materia prima: da questa macinazione si ottiene infatti una farina raffinata, che si mantiene a lungo, ma risulta terribilmente depauperata e ricchissima di zuccheri.